FAQ

1) Il coronavirus è come una normale influenza?
“Il primo errore è pensare che una normale influenza sia una cosa banale, perché può essere una malattia seria. Il coronavirus può essere come un’influenza per l’80% delle persone, quindi in 8 casi su 10 si manifesta così, ma purtroppo abbiamo il 20% delle persone in cui si manifesta come polmonite”.

2) Il virus è nell’aria?
“No il virus non è nell’aria. Quindi il rischio di contagiarci non deriva dal fatto che il virus possa circolare nell’aria. Il virus si trasmette attraverso delle goccioline di saliva, quindi la ragione di questa distanza da tenere, è la distanza di sicurezza per cui anche con un colpo di tosse è difficile che il virus possa raggiungere un’altra persona in una quantità sufficiente per contagiarla”.

3) Posso fare una passeggiata?
“Chiariamo le cose: il decreto dice che sono consentite attività motorie all’aperto purché non in gruppo. Il commissario Borrelli però ha precisato che questo non è raccomandato. Secondo me dobbiamo entrare nella logica di non guardare al comportamento che ci provoca la multa, ma a quello che ci aiuta a superare questa situazione. Quindi il buonsenso dice: ‘tutti devono fare il possibile per stare il più possibile a casa’, ma se per qualcuno è importante farsi la corsa al mattino presto o in un’area dove non c’è nessuno, non è qualcosa che può compromettere l’efficacia di queste misure. L’importante è comunque mantenere sempre la distanza. Quindi, se in un’area isolata una persona vuole andare a fare una passeggiata, non succede niente. Ma l’importante è veramente cercare di restare in casa e ridurre il rischio per tutti di contatto tra le persone”.

4) È possibile fare sport all’aperto quindi?
“A queste condizioni, cioè cercando il più possibile di evitare il contatto con le altre persone. E direi anche di evitarlo, perché ci espone al rischio di farci male: una banale distorsione o frattura significa caricare il pronto soccorso e il sistema sanitario. Quindi se uno proprio ha un attacco d’ansia e ha bisogno di fare due passi, va bene, ma l’importante è veramente evitare il più possibile di uscire e venire a contatto con le altre persone”.

5) Quanto resiste il virus sulle superfici?
“Non è tanto quanto sopravvive, ma quanto rischio di essere contagiato se vengo a contatto con una superficie su cui si è posato il virus. E su questo non abbiamo nessun indizio che possa essere possibile dopo così tanto tempo, tendenzialmente il rischio è quando immediatamente prima una persona vi ha tossito, o starnutito, o c’è un oggetto sporco di saliva. Ma una superficie a distanza di giorni è difficile che possa avere una quantità di virus tale da contagiare un altro”.

6) Come faccio a sapere se ho il coronavirus?
“Non è così importante sapere se si ha il coronavirus. Nell’80% dei casi lo si passerà come un raffreddore o come un’influenza. Quello che è importante è che se qualcuno ha dei sintomi, come tosse, febbre, dolori muscolari o malessere, comunque stia ancora più attento a stare lontano dagli altri. Può proteggerli in questo modo dal raffreddore o dal Coronavirus, non è cosi importante. Quello che è importane è che nel momento in cui la febbre diventa alta, e c’è una difficoltà respiratoria, ci si rivolga alle autorità sanitarie, al 112 o alle autorità regionali”.

7) Come si distingue il coronavirus dalla normale influenza?
“Oggi sappiamo che le due malattie hanno delle manifestazioni un po’ diverse. L’influenza compare all’improvviso, con un forte malessere, brividi, febbre alta e tosse forte. Il coronavirus è più subdolo, spesso dà una febbricola, un po’ di tosse secca, che può essere anche importante. È meno frequente che coli il naso ed è meno frequente il mal di gola. I due sintomi cardine sono: tosse secca e febbre. La febbre può essere anche non alta, tende a peggiorare dopo qualche giorno e qui bisogna essere pronti a chiamare aiuto. Ma direi fin dall’inizio di mettersi sempre comunque in contatto con il medico”.

8) Quando una persona è contagiosa?
“Soprattuto all’inizio, non appena si manifestano i sintomi. Poi c’è un equivoco tra sintomatici e asintomatici. La persona completamente asintomatica che sta bene, tendenzialmente non trasmette il virus, lo fa non appena comincia ad avere i primi sintomi. Ma proprio perché i primi sintomi possono essere molto blandi, magari qualcuno non se ne accorge nemmeno. È molto importante però dare importanza a questi primi sintomi e dare attenzione agli altri. La nostra principale preoccupazione non dev’essere non ammalarsi, ma proteggere chi ci sta intorno”.

9) Dopo quanto tempo una persona malata non è più contagiosa?
“Si sta studiando, non abbiamo ancora certezze. Probabilmente, siccome sappiamo che il contagio avviene soprattuto nei primi giorni alla comparsa dei sintomi, dopo una 10ina di giorni – anche se il tampone è ancora positivo – sembra che la quantità di virus che viene liberata è veramente bassa. La persona diventa quindi via via non contagiosa. Generalmente si considera guarita dopo due tamponi negativi”.

10) La vitamina C protegge dal virus?
“No, questa è una delle bufale girate in questo periodo. Deriva dal fatto che alte dosi di vitamina C in vena siano state utilizzate – in modo sperimentale – per il trattamento delle forme gravi. Ma i consigli che stanno girando, anche su whatsapp, di prendere alte dosi per la prevenzione della malattia non sono fondati. Alte dosi di vitamina C possono provocare calcoli renali, ma soprattutto posso dare l’idea che siccome si prende la vitamina si è più protetti”.

11) È vero che ci si può riammalare?
“È ancora una cosa che si sta studiando. Speriamo che non sia così. Anche perché questo renderebbe più difficile la messa a punto di un vaccino, perché se la malattia naturale non riesce a indurre un’immunità permanente è ancora più difficile riuscire a farlo con un prodotto farmaceutico. Speriamo che non sia così, lo stanno ancora studiando. Produciamo degli anticorpi, ma dobbiamo ancora capire se sono protettivi nel tempo”.

12) Quando sarà pronto il vaccino?
“Non diamo per scontato che sia solo questione di tempo, perché ci sono malattie come l’Aids per cui non abbiamo un vaccino. Speriamo che si possa avere. Ci sono già almeno 5 o 6 gruppi nel mondo che ci stanno lavorando. Oggi abbiamo tecnologie molto avanzate che permettono di avere vaccini molto più rapidamente rispetto ad alcuni anni fa, però comunque ci vogliono dei tempi di sperimentazione. Le previsioni più ottimistiche parlano di 12/18 mesi, però dobbiamo essere pronti all’ipotesi che ci voglia più tempo”.

13) È vero che esiste già un farmaco?
“Ne esistono diversi che si stanno sperimentando in diverse parti del mondo. Quello di cui si è parlato in questi giorni, il Tocilizumab, è un farmaco usato contro l’artrite che sembra possa servire in alcuni casi gravi, in cui la risposta infiammatoria dell’organismo fa più male che bene, e quindi questo farmaco la mette un pochino a tacere e ne riduce l’impatto. Ma non è un farmaco diretto contro il virus. Si stanno sperimentano in altri contesti dei farmaci contro Hiv, e la clorochina, un farmaco contro la malaria, molto comune, è oggetto di sperimentazione. E poi c’è un farmaco messo appunto per ebola, il Remdesivir, che è ancora sperimentale, ma che sembra molto promettente”.

14) Il virus è pericoloso solo per gli anziani?
“È vero che le forme più gravi sono negli anziani, ma abbiamo una percentuale non indifferente di persone tra i 50 e i 64 anni che sono ammalate. E anche i più giovani non possono sentirsi completamente al sicuro perché comunque abbiamo anche li dei casi. Ed è molto probabile che le persone più giovani comunque si infettino, che facciano forme più leggere, e che poi possano contagiare altri intorno al loro”.

15) Le mascherine sono utili?
“Per chi non sta bene, per non trasmettere il virus a chi gli sta intorno. E naturalmente sono utilissime per tutti gli operatori sanitari che sono esposti ad alte concentrazioni di virus. Per tutti gli altri, questa indicazione da parte dell’Oms non c’è. Quindi se uno vuole metterle può farlo, però sappia che, da un lato, sottrae questo materiale a chi ne ha davvero bisogno, e dall’altro comunque deve stare attento a non sentirsi tranquillo. Perché magari si pensa di essere protetti, ma si rischia – siccome la mascherina dà fastidio – di toccarsi ancora di più la faccia e al limite di esporsi anche di più. Vanno usate secondo le indicazioni, c’è anche un video dell’Oms”.

16) Dove poso fare il tampone?
“Non si può fare di nostra iniziativa. Questi test vengono prescritti dai medici in alcuni casi, quindi quando le persone hanno dei sintomi tali da far sospettare il virus e sono in circostanze per cui è utile farli. Perché comunque richiedono tempo, risorse e personale e ne stiamo facendo migliaia. È importante focalizzarli sulle persone che è fondamentale sapere se sono positive”.

17) Il tampone è sicuro al 100%?
“No, nessun test è sicuro al 100%. Anche il tampone, per esempio, se vien fatto troppo presto dopo il contagio, può risultare negativo e positivizzarsi dopo qualche giorno. Questa è una delle ragioni per cui è bene non farne troppi”.

18) Cani e gatti si possono ammalare?
“C’è stato un caso di un cane, a Hong Kong, riconosciuto anche dall’Oms, di positività al test. Non si capisce perché abbiano sottoposto l’animale al test, molto probabilmente si è contaminato leccando qualche superficie. Era positivo ma asintomatico. Possiamo continuare quindi a dire che gli animali non si infettano né possono trasmetterci la malattia”.

19) Si muore per la malattia o con la malattia?
“Ci sono delle persone molto anziane o che hanno degli altri problemi, per esempio un ictus o un infarto improvviso. Queste persone muoiono per l’infarto, ma se qualcuno poi li sottopone al test può trovare il virus. In questo caso possiamo dire che sono morti con la malattia e non per la malattia. Però nella maggior parte dei casi registrati come decessi da covid-19 purtroppo è proprio il virus che provoca la morte, magari in persone già malate, già compromesse, ma che potevano continuare a vivere ancora a lungo”.

20) Il caldo aiuterà a combattere il virus?
“Qualcuno lo spera, ma non ci possiamo contare troppo perché comunque anche i virus pandemici influenzali si sono diffusi con il caldo. Possiamo sperare che in qualche modo contribuisca ma non ne possiamo essere sicuri”.

21) Tra quanto tempo finirà?
“La verità è che non lo sappiamo. Sicuramente questo tempo può essere accorciato dal rigore con cui ciascuno di noi, senza andare a cercare la clausola che ci autorizza a trovare una scappatoia nella norma, ma proprio con grande senso di responsabilità, fa il possibile per mantenere le distante e per tagliare i ponti al virus. E soprattutto ai primi sintomi, ancora di più, occorre isolarsi per evitare di passarli a chi ci sta vicino e proteggere chi ci circonda, e tutto il resto del Paese”.

What are the symptoms of COVID-19?
The most common symptoms of COVID-19 are fever, tiredness, and dry cough. Some patients may have aches and pains, nasal congestion, runny nose, sore throat or diarrhea. These symptoms are usually mild and begin gradually. Some people become infected but don’t develop any symptoms and don’t feel unwell. Most people (about 80%) recover from the disease without needing special treatment. Around 1 out of every 6 people who gets COVID-19 becomes seriously ill and develops difficulty breathing. Older people, and those with underlying medical problems like high blood pressure, heart problems or diabetes, are more likely to develop serious illness. People with fever, cough and difficulty breathing should seek medical attention.

How does COVID-19 spread?
People can catch COVID-19 from others who have the virus. The disease can spread from person to person through small droplets from the nose or mouth which are spread when a person with COVID-19 coughs or exhales. These droplets land on objects and surfaces around the person. Other people then catch COVID-19 by touching these objects or surfaces, then touching their eyes, nose or mouth. People can also catch COVID-19 if they breathe in droplets from a person with COVID-19 who coughs out or exhales droplets. This is why it is important to stay more than 1 meter (3 feet) away from a person who is sick.

WHO is assessing ongoing research on the ways COVID-19 is spread and will continue to share updated findings.

Can the virus that causes COVID-19 be transmitted through the air?
Studies to date suggest that the virus that causes COVID-19 is mainly transmitted through contact with respiratory droplets rather than through the air. See previous answer on “How does COVID-19 spread?”

Can CoVID-19 be caught from a person who has no symptoms?
The main way the disease spreads is through respiratory droplets expelled by someone who is coughing. The risk of catching COVID-19 from someone with no symptoms at all is very low. However, many people with COVID-19 experience only mild symptoms. This is particularly true at the early stages of the disease. It is therefore possible to catch COVID-19 from someone who has, for example, just a mild cough and does not feel ill. WHO is assessing ongoing research on the period of transmission of COVID-19 and will continue to share updated findings.

Can I catch COVID-19 from the feces of someone with the disease?
The risk of catching COVID-19 from the feces of an infected person appears to be low. While initial investigations suggest the virus may be present in feces in some cases, spread through this route is not a main feature of the outbreak. WHO is assessing ongoing research on the ways COVID-19 is spread and will continue to share new findings. Because this is a risk, however, it is another reason to clean hands regularly, after using the bathroom and before eating.

What can I do to protect myself and prevent the spread of disease?
Protection measures for everyone
Stay aware of the latest information on the COVID-19 outbreak, available on the WHO website and through your national and local public health authority. Many countries around the world have seen cases of COVID-19 and several have seen outbreaks. Authorities in China and some other countries have succeeded in slowing or stopping their outbreaks. However, the situation is unpredictable so check regularly for the latest news.

You can reduce your chances of being infected or spreading COVID-19 by taking some simple precautions:

Regularly and thoroughly clean your hands with an alcohol-based hand rub or wash them with soap and water.
Why? Washing your hands with soap and water or using alcohol-based hand rub kills viruses that may be on your hands.
Maintain at least 1 metre (3 feet) distance between yourself and anyone who is coughing or sneezing.
Why? When someone coughs or sneezes they spray small liquid droplets from their nose or mouth which may contain virus. If you are too close, you can breathe in the droplets, including the COVID-19 virus if the person coughing has the disease.
Avoid touching eyes, nose and mouth.
Why? Hands touch many surfaces and can pick up viruses. Once contaminated, hands can transfer the virus to your eyes, nose or mouth. From there, the virus can enter your body and can make you sick.
Make sure you, and the people around you, follow good respiratory hygiene. This means covering your mouth and nose with your bent elbow or tissue when you cough or sneeze. Then dispose of the used tissue immediately.
Why? Droplets spread virus. By following good respiratory hygiene you protect the people around you from viruses such as cold, flu and COVID-19.
Stay home if you feel unwell. If you have a fever, cough and difficulty breathing, seek medical attention and call in advance. Follow the directions of your local health authority.
Why? National and local authorities will have the most up to date information on the situation in your area. Calling in advance will allow your health care provider to quickly direct you to the right health facility. This will also protect you and help prevent spread of viruses and other infections.
Keep up to date on the latest COVID-19 hotspots (cities or local areas where COVID-19 is spreading widely). If possible, avoid traveling to places – especially if you are an older person or have diabetes, heart or lung disease.
Why? You have a higher chance of catching COVID-19 in one of these areas.

 

Protection measures for persons who are in or have recently visited (past 14 days) areas where COVID-19 is spreading
Follow the guidance outlined above (Protection measures for everyone)
Self-isolate by staying at home if you begin to feel unwell, even with mild symptoms such as headache, low grade fever (37.3 C or above) and slight runny nose, until you recover. If it is essential for you to have someone bring you supplies or to go out, e.g. to buy food, then wear a mask to avoid infecting other people.
Why? Avoiding contact with others and visits to medical facilities will allow these facilities to operate more effectively and help protect you and others from possible COVID-19 and other viruses.
If you develop fever, cough and difficulty breathing, seek medical advice promptly as this may be due to a respiratory infection or other serious condition. Call in advance and tell your provider of any recent travel or contact with travelers.
Why? Calling in advance will allow your health care provider to quickly direct you to the right health facility. This will also help to prevent possible spread of COVID-19 and other viruses.

How likely am I to catch COVID-19?
The risk depends on where you are – and more specifically, whether there is a COVID-19 outbreak unfolding there.

For most people in most locations the risk of catching COVID-19 is still low. However, there are now places around the world (cities or areas) where the disease is spreading. For people living in, or visiting, these areas the risk of catching COVID-19 is higher. Governments and health authorities are taking vigorous action every time a new case of COVID-19 is identified. Be sure to comply with any local restrictions on travel, movement or large gatherings. Cooperating with disease control efforts will reduce your risk of catching or spreading COVID-19.

COVID-19 outbreaks can be contained and transmission stopped, as has been shown in China and some other countries. Unfortunately, new outbreaks can emerge rapidly. It’s important to be aware of the situation where you are or intend to go. WHO publishes daily updates on the COVID-19 situation worldwide.

You can see these at https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports/

The risk depends on where you are – and more specifically, whether there is a COVID-19 outbreak unfolding there.

For most people in most locations the risk of catching COVID-19 is still low. However, there are now places around the world (cities or areas) where the disease is spreading. For people living in, or visiting, these areas the risk of catching COVID-19 is higher. Governments and health authorities are taking vigorous action every time a new case of COVID-19 is identified. Be sure to comply with any local restrictions on travel, movement or large gatherings. Cooperating with disease control efforts will reduce your risk of catching or spreading COVID-19.

COVID-19 outbreaks can be contained and transmission stopped, as has been shown in China and some other countries. Unfortunately, new outbreaks can emerge rapidly. It’s important to be aware of the situation where you are or intend to go. WHO publishes daily updates on the COVID-19 situation worldwide.

You can see these at https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports/

How long is the incubation period for COVID-19?
The “incubation period” means the time between catching the virus and beginning to have symptoms of the disease. Most estimates of the incubation period for COVID-19 range from 1-14 days, most commonly around five days. These estimates will be updated as more data become available.